Racconto estratto dalla raccolta La fin des haricots di Cornélia de Preux.
Traduzione di Walter Rosselli
Disponibile su : https://pdl.testpreprod.ch/produit/la-fin-des-haricots
Altre opere della stessa autrice:
L’Aquarium : https://pdl.testpreprod.ch/produit/laquarium
Le chant du biloba : https://pdl.testpreprod.ch/produit/le-chant-du-biloba
La camicia
Ha detto che sarebbe tornato per cena.
Dapprima non si preoccupa. Prepara il pasto immersa nei suoi pensieri.
Perché ci è andato in macchina? Avrebbe potuto prendere il treno. Questa relazione di privilegio con la sua Xsara le dà sui nervi. Sempre lì a lustrarla, a sfoggiarla.
Com’era bello stamani! È sorpresa che le piacciano tanto i fili d’argento che scorrono sulle sue tempie da qualche tempo. E dire che, al risveglio, hanno di nuovo litigato. Per un’inezia. Una camicia che non voleva lasciargli indossare. Hanno alzato la voce. A volte, non può impedirsi di dire la sua. Di sputare il suo fiele.
È risentita con sé stessa. Non farà più scene per un nonnulla, promesso. Si vesta come gli pare, fa lo stesso. Per ristabilire la pace si è piegato e ha infilato quella scarlatta. Il colore si confà di più alla stagione, aveva detto lei.
Ancora una di quelle cronofaghe sedute di commissione! Alla fine prenderanno certamente un bianchino. O uno spritz. Gli piace da morire. Mettersi al volante con tutto quell’alcool nel sangue è un’incoscienza.
L’insalata è lavata, il gratin di verdure è pronto. Basterà passarlo al forno a microonde quando arriverà.
Si siede nella veranda, spiega il giornale. Impossibile concentrarsi, però. Che cosa sta combinando? Guarda l’orologio, torna in cucina, esce in giardino, rientra in casa.
Di solito la avverte se ha un contrattempo. Un imbottigliamento? È raro su questa tratta. Potrebbe telefonare. Forse ha dimenticato il cellulare in ufficio. O la batteria è scarica. Ma no, l’ha caricato questa mattina, l’ha visto.
Un’amante? Ecco perché ha insistito tanto per mettere la camicia kiwi. Certo che gli va tanto bene. Uhm, un’avventura… La crisi dei quarant’anni? Amante o no, avrebbe avvertito che sarebbe stato in ritardo.
È successo qualcosa.
Sì, un incidente.
Se si tratta solo di un piccolo flirt da nulla, chiuderà gli occhi. Purché torni adesso, subito.
Bisogna cambiarsi le idee. Dedicarsi a un’attività meccanica, tipo attaccare la montagna di biancheria da stirare.
Tutte queste camicie la fanno impazzire. Una al giorno. Se ne occupi lui! No, lei non le toccherà più, ci si dovrà pur mettere anche lui.
Ma a che serve adesso… No, non le toccherà più, mai più. È insopportabile, quest’idea. Se torna adesso, gli stirerà dieci camicie al giorno. Anche di più.
Dovrebbe essere qui da un’ora!
Si è addormentato sull’autostrada. Ha urtato in pieno un altro veicolo. Una parete antirumore. Un albero.
Cerca di controllare la respirazione. Inspira, espira. Lentamente. E lei che gli cerca grane a causa di una camicia. Rosso sangue. Colore predestinato.
Il suo cuore batte forte.
Sta rannicchiata sulla panca della cucina. Recita il “padre nostro”, benché non sia nelle sue abitudini. Sgrana due o tre preghiere che le vengono in mente. Meccanicamente, senza pensare al senso delle parole. Se ne inventa di più corte. Ti prego, ti prego, ti prego… Fai che, fai che…
Lo stridore delle gomme sul viale la sottrae alle sue litanie. Si raddrizza, si alza, accende il forno a microonde.
Ha ritrovato la calma. Si è collocata nella veranda, spiega di nuovo il giornale. Fra trenta secondi sarà vicino a lei. Sfinito ma vivo.
Domani mattina metterà la camicia che vorrà.
Cornélia de Preux
Tradotto dal francese da Walter Rosselli